mercoledì 19 agosto 2009

Vacone, natura da scoprire

Ci troviamo nella Sabina dei castelli pittoreschi e dei boschi sacri; la Sabina dei dirupi scoscesi e delle coste montane pienamente boscate, dove la natura si manifesta nelle forme più variegate, da quelle più aggressive e sconvolgenti a quelle più dolci e riposanti.
Le ville costruite di recente indicano l'interesse del turista per quest'area che sembra idealmente connettersi con il mondo romano dell'età imperiale, quando la classe senatoriale romana trovava in Sabina la "terra promessa" e vi edificava, come si rileva dai resti archeologici, le dimore adibite, nella pars urbana, a residenza signorile e, nella pars fructuaria, ad approvvigionamenti con appendice abitativa.
Il paesaggio costellato dalle alture dei Colli e dei Monti Sabini, dalle pendici rigogliose di un verde intensissimo in Primavera e in Estate e dai colori caldi e bruciati nell'Autunno e nell'Inverno, spesso ravvivate dal segno della presenza umana, fanno di questo luogo la meta ideale per riposare il corpo e lo spirito dal frastuono e dai ritmi frenetici della metropoli.
Il clima della zona è temperato, caratterizzato da una piacevole ventilazione nelle zone di maggiore altitudine; raramente, durante l'inverno, si verificano nevicate, grazie alla protezione dei Monti Sabini a NE, mentre la piovosità moderata nei periodi invernali ed autunnali rende fertile la terra.
L'agricoltura, malgrado le profonde trasformazioni sociali degli ultimi anni, rimane attività di notevole importanza insieme alla zootecnia ed allo sfuttamento delle aree boschive e del sottobosco, con produzioni di funghi, castagne e la presenza di bestiame allo stato brado.

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